Un nuovo white paper di RESTART per presentare i risultati della Grand Challenge 16
Un nuovo risultato importante per il Programma RESTART: un whitepaper che presenta i risultati della Grand Challenge 16 – “Connettere e supportare tutto e tutti coloro che si muovono” focalizzata sul ruolo delle telecomunicazioni per gli oggetti in movimento.
Ad oggi, la Grand Challenge 16 ha fornito una visione complessiva dei sistemi mobili, coprendo un’ampia gamma di oggetti in movimento e considerando sia gli scenari in cui le telecomunicazioni sono essenziali per il loro funzionamento, sia quelli in cui gli oggetti stessi agiscono come elementi di rete fornendo copertura, come nel caso delle reti non terrestri. Vengono analizzate diverse categorie di oggetti in movimento, tra cui veicoli stradali, utenti vulnerabili della strada (ad esempio pedoni), treni, oggetti marittimi, aerei, satelliti, veicoli a guida automatica per ambienti industriali e veicoli subacquei. Questi oggetti coprono più settori industriali, come l’automotive e il settore marittimo, e possono erogare un’ampia gamma di servizi. Il potenziamento delle telecomunicazioni rappresenta quindi un fattore critico per lo sviluppo di numerosi settori verticali, con implicazioni significative per la politica industriale nazionale.
L’analisi offerta dalla Grand Challenge 16 evidenzia diverse tendenze nell’evoluzione delle reti, in particolare l’integrazione del 5G nelle operazioni dei veicoli per superare i limiti degli standard mobili precedenti. I requisiti operativi stanno guidando anche l’adozione di nuove architetture, nuove bande di frequenza e metodologie basate su AI, segnalando le necessità emergenti per il 6G. Una delle principali sfide riguarda la gestione dello spettro radio, in particolare la condivisione dello spettro, data la rapida crescita degli oggetti connessi. Attualmente, la maggior parte delle comunicazioni operative avviene tramite radio a basse frequenze (sotto i 2 GHz), che garantiscono ampia copertura anche in assenza di linea di vista. Questo approccio resterà probabilmente essenziale per le operazioni di base, sebbene debbano essere definite strategie di coesistenza con le reti convenzionali.
I servizi richiederanno capacità sempre maggiori, con conseguente utilizzo di porzioni di spettro in bande mmWave o sub-THz, che pongono sfide nella gestione dei campi elettromagnetici a causa della necessità di mantenere fasci altamente direzionali ad alta mobilità. La sicurezza deve essere considerata lungo tutto il ciclo di vita di ciascun oggetto, dalla produzione, al dispiegamento, all’uso operativo, fino alla dismissione.
La connettività è ormai disponibile quasi ovunque e in qualsiasi momento. Tuttavia, sono ancora necessari sforzi per colmare le lacune di copertura rimanenti. Sono indispensabili nuove soluzioni per migliorare la qualità del servizio, in particolare per casi d’uso avanzati di comunicazione macchina-macchina in mobilità. Una maggiore armonizzazione potrebbe contribuire a creare un ecosistema unificato, capace di evolvere per affrontare le sfide future. Sopra ogni cosa, la sicurezza rimarrà una priorità fondamentale, costituendo le basi di tutti i sistemi di comunicazione di nuova generazione.
Team di progetto:
Alessandro Bazzi | Francesco Matera | Francesco Ardizzon | Massimo Battaglioni | Luca De Nardis | Roberto Garello | Luigi Alfredo Grieco | Francesco Linsalata | Franco Mazzenga | Michela Meo | Enrico Paolini | Giuseppe Piro | Arcangela Rago | Marco Rapelli | Daniela Renga | Marina Settembre | Enrico Testi | Vittorio Todisco | Alessandro Vizzarri
